Lui & Lei
Il tuo piacere, il mio piacere (racconto breve)
di Asteroide1962
23.12.2020 |
1.056 |
4
"Scusate gli errori di sintassi e di grammatica ma l’ho pensato e scritto in poco meno di un’ora..."
L’uomo nudo in mezzo alla stanza ha il fisico atletico, muscoli ben definiti, ricorda la michelangiolesca statua del David a parte il cazzo che, se pur floscio, ha una buona dimensione, proporzionata con il resto del corpo. Lei, bendata, indossa solo una vestaglia da camera in seta, lunga fino alle caviglie, sotto ha solo le case autoreggenti e ai piedi un paio di scarpe con tacco alto. Entra nella stanza portata per mano da lui, che indossa solo un paio di jeans, respirando con ansia mista ad eccitazione il profumo estraneo che sente nell’aria della sua camera.Lui la lascia a pochi centimetri dall’uomo e lei avverte il profumo e il calore dell’altro corpo.
Per un tempo che a lei pare eterno non succede niente, lei con la vista oscurata non sa chi ha davanti, non capisce, il silenzio è rotto solo dal respiro dei tre ed il suo aumente di intensità nell’attesa.
L’uomo le prende le mani e lei ha un sussulto che si calma quando avverte che le ha posate sul suo petto muscoloso.
Ora Lei esplora quel corpo, sente i muscoli del petto, corre con le mani sulla pancia, torna verso le spalle ne accarezza i capelli.
Ora sente il suo respiro sempre più vicino, più vicino ancora, sente le labbra dell’uomo attaccate alle sue e la lingua che si insinua nella sua bocca.
Lei si sente bagnare, il piacere aumenta la voglia, ne dilata la sua vagina. Sente i lacci della camicia da notte sciogliersi ed ora sa di essere nuda di fronte all’uomo.
Sente le mani di lui, dolci, non volgari, accarezzarle le cosce, risalire lungo i fianchi e la sua bocca, si la sua bocca che ora si è staccata, baciarle un capezzolo, prima piano, quasi un bacio pudico, poi con la punta della lingua per finire tutto dentro la bocca, aspirato, avvolto dal calore e dalla saliva: succhiato.
Il suo respiro aumenta di intensità di pari passo con la sua voglia.
La mano dell’uomo ora è sulla schiena, di taglio, percorre la colonna vertebrale, arriva ai glutei e li divide, tocca il piccolo foro dell’ano, sensibile poi scende e da dietro le tocca le grandi labbra già umide; poi corre sul fianco e arriva davanti titillandole il clitoride.
Lei, lascia andare le mani sul corpo dell’uomo e arrivata al cazzo ha un sussulto di sorpresa: lo sente svettante, turgido. Con la mano tocca la cappella provocando un senso di piacere nell’uomo che sfocia in un piccolo mormorio di approvazione.
Non resiste Lei e non resiste l’uomo che forzandola sulle spalle la inginocchia e le porge sulle labbra il suo sesso.
Lei lo bacia e scende con la lingua verso lo scroto, risale e lo avvolge con la bocca dove la lingua e la saliva fanno aumentare la voglia dell’uomo che sente le gambe tremanti.
L’uomo la rialza, senza toglierle la benda la prende in braccio e bocca nella bocca la stende sul letto al centro della stanza.
L’uomo, la faccia affondata tra le cosce di lei, ai piedi del letto in ginocchio con le gambe della donna sulle spalle, inizia a baciare le grandi labbra e piano piano la penetra con la lingua per poi uscire di nuovo sulle grandi labbra.
Allarga le grandi labbra con la lingua, le prende in bocca allungandole in un po’ provocando a lei brividi di piacere poi sale con la lingua verso il monte di Venere alla ricerca del clitoride e, trovatolo, lo succhia, lo bacia e lo mordicchia alternando le fasi senza uno schema preciso.
Improvvisamente risale con la lingua lungo il monte di Venere, lo supera e, sempre baciando la pelle, leccandola arriva ai seni dove prima sugge un capezzolo e poi l’altro. Lei, eccitata, vogliosa, inarca la schiena, quasi a volere estrudere ancora di più i capezzoli oppure perché presa da spasmi di piacere. L’uomo allunga un braccio e dal comodino prende un preservativo, lo apre e se lo infila, Lei, bendata, non sentendo più il contatto prova come un brivido di paura e muovendo le braccia nell’aria lo afferra per i fianchi, lo attira a se per baciarlo di nuovo.
È con la lingua di lei nella sua bocca che l’uomo la penetra dolcemente, non perché sia stretta ma perché vuol farle percepire tutto il piacere di essere penetrata.
Lei inarca il bacino verso l’uomo e lui prendendola per i fianchi la attira a se.
L’aria si addensa con i rumori dei due corpi che si incrociano, i gemiti e i profumi del sesso dei due amanti.
I due amanti, ebbri di piacere si contorcono in un incastro perfetto, i loro corpi sono fusi. Seduto su una poltrona, bicchiere di whisky in una mano mentre con l’altra si masturba, quello che ha accompagnato Lei nella stanza li guarda come fossero una scultura di marmo, guarda i loro corpi perfetti, la perfezione di quell’opera d’arte e in quel momento esplode in quella che ricorderà come una delle più belle eiaculazioni.
P.s. Scusate gli errori di sintassi e di grammatica ma l’ho pensato e scritto in poco meno di un’ora. Buone feste a tutti
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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